luglio 24, 2015
Cecilia
Io direi di non preoccuparsi e di non avere paura
“Cecilia, quanti anni hai?”
“Ne ho 10”
“Da quanto tempo hai il diabete?”
“Da quando ne avevo 5”
“Capito. E come ti senti?”
“Mi sento…mmm…Tranquilla!”
Allora l’intervista si interrompe un attimo.
Provo, per sicurezza, a riavvolgere il nastro del mio cervello, a ripercorrere le domande e le risposte e non c’è dubbio..ha detto proprio così.. mi ha detto che è tranquilla.
E ci credo, perché la vedo. Ce l’ho davanti… serena, sorridente.
Che strano quadro: lei occhi azzurri e capelli biondi, il più classico angelo rinascimentale; e il suo cane Tor, un barboncino bianco, col muso aristocratico che potrebbe essere uscito da un collage in stile pop art.
Sono sempre più incuriosita. Le persone tranquille mi incuriosiscono. Le persone positive mi appassionano. Cecilia è entrambe le cose.
La nostra conversazione dura poco. L’essenzialità tipica e disarmante dei bambini, impone di concentrarsi su poche cose e importanti (per favore!).
L’importante è che Cecilia fa sport 4 volte alla settimana, nello specifico ginnastica artistica ed equitazione.
L’importante è che a cavallo ci va da 5 anni, proprio in concomitanza con l’insorgere della malattia…perché sì, si può fare.
L’importante è che gli insegnanti le danno una mano..e che i compagni di classe, a loro volta, danno una mano agli insegnati, ricordando: “E’ l’ora di provare la glicemia!”.
Che strano, mi dico, com’è facile, a volte, dimenticare le cose importanti..
La nostra conversazione è virata immediatamente sulle sue passioni. Mi sembra quasi stranita del fatto che voglia chiederle del suo diabete..come se in fondo non ci sia poi così tanto da dire…piuttosto lasciamo spazio al fare, che di spazio ne ha davvero tanto bisogno nella sua vita così ricca e piena.
“Allora Cecilia ci salutiamo..”
“Va bene”
“Ti ringrazio molto. Lo sai che è stato davvero un piacere conoscerti”
Sorride (con gli occhi, prima).
“Senti…ti posso chiedere un’ultima cosa?”
“Sì”
“Se tu dovessi dare un consiglio a qualcuno che magari scopre di avere il diabete ed è spaventato, cosa diresti?”
“Io direi di non preoccuparsi e di non avere paura. Che va tutto bene, gli direi”
Mi commuovo (con gli occhi, prima e dopo).
Intervista a Cecilia Marra